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L'innovativa 'sottiletta' di FinarModule per l'illuminazione a LED di nuova generazione

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Un prototipo di dispositivo che monta il buffer di FinarModule
Un prototipo di dispositivo che monta il buffer di FinarModule

Il Litorale

23 Dicembre 2020

FinarModule ha sviluppato un nuovo materiale per l'ottimizzazione termica dei lampioni a LED, sfruttando la fisica del rame per creare un innovativo 'buffer' che è attualmente in fase di valutazione da parte dei principali operatori del settore come Osram, Henkel ed Enel Green Power. La startup luganese è giunta seconda alla Boldbrain Startup Challenge 2020, vincendo il premio in denaro di 30K, ed è ora in fase di pre-incubazione presso il CP Start-up dell'USI.

I lampioni a LED sono noti per la loro efficienza energetica. In Europa, dove ancora solo una piccola parte dei lampioni esistenti utilizza questa tecnologia, si sta procedendo alla sistematica installazione in massa di lampade a LED, a dimostrazione del grande potenziale di mercato che offrono. Anche se relativamente matura, la tecnologia a LED ha comunque molto margine di miglioramento, soprattutto in termini di consumo energetico. Le luci a LED funzionano meglio - cioè consumano meno - se adeguatamente raffreddate, ma le strutture e i materiali attualmente utilizzati, ad esempio per i lampioni stradali, richiedono soluzioni per migliorare questo processo. FinarModule ha sviluppato un componente a innesto molto conveniente, una soluzione microstrutturata altamente ingegnerizzata che sfrutta le proprietà fisiche del rame, che mantiene fredda la parte LED di queste lampade, consentendo un consumo di energia elettrica inferiore del 20%, una maggiore durata delle lampade e, in definitiva, costi di produzione inferiori. "È come aggiungere una sottilietta in un hamburger per ottenere un cheeseburger gourmet" - dice William Gould, co-fondatore e CEO di FinarModule - "e il nostro 'formaggio' è progettato per funzionare per tutti i tipi di dispositivi di alimentazione, dispositivi che controlleranno la rete elettrica, le auto elettriche e i treni del futuro".

In sostanza, il buffer FinarModule è una struttura progettata per annullare l'effetto della "colla" e della dilatazione termica tra i diversi materiali dei dispositivi di alimentazione, per una resa termica e un'affidabilità senza precedenti, oltre che per la semplicità di produzione. Lo speciale strato utilizza il rame come materiale di base, che è elettricamente e termicamente conduttivo. "La caratteristica dirompente della nostra soluzione è il carattere flessibile e "a setole" della struttura in rame che abbiamo sviluppato", spiega Daniele Finarelli, co-fondatore e CTO di FinarModule.

Il Dr. Daniele Finarelli, ingegnere elettronico con un dottorato di ricerca in fisica, e William Gould, specializzato in sviluppo aziendale e industriale, hanno creato la startup di Lugano nel 2016. L'azienda, che ha brevetti in corso di registrazione negli Stati Uniti, nell'UE e in Cina, ha ricevuto la convalida dell'Università di Pavia (Italia) ed è attualmente in fase avanzata di test di prototipi con aziende globali come Osram e Henkel. All'inizio di dicembre, FinarModule ha firmato un contratto con ENEL Green Power. La startup è attualmente in fase di pre-incubazione presso il CP Start-up dell'USI

Per ulteriori informazioni: www.finarmodule.com