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F-Helix, l'innovativo elicottero 'atterra' all'USI

Felice Vinati con un modellino in scala del velivolo F-Helix
Felice Vinati con un modellino in scala del velivolo F-Helix
Il modello base del velivolo F-Helix
Il modello base del velivolo F-Helix

Il Litorale

20 Marzo 2020

Il mondo dell’aviazione è sotto pressione, specialmente in “tempi di coronavirus”, eppure c’è chi guarda avanti e, anzi, vede soluzioni innovative che potranno avere un impatto importante sull’intero settore – o perlomeno su quello del volo verticale (in gergo, VTOL - Vertical Take-Off and Landing). È il caso del progetto F-Helix, un innovativo elicottero autorotante a propulsione elettrica ideato dall’imprenditore e visionario bresciano Felice Vinati, che con la sua società Ierom SA si è da poco insediato presso il CP Start-Up dell’USI e, ancora più recentemente, “atterrato” al Litorale USI, trovando un contesto ideale per l’interazione con gli attori dell’ecosistema dell’innovazione regionale e sovraregionale e per portare avanti così il suo progetto.

La grande novità del progetto F-Helix non sta tanto nel concetto di velivolo autorotante oppure a propulsione elettrica – di progetti simili ne esistono già – quanto nell’accresciuta capacità di autorotazione, cosa non possibile per i velivoli  dotati di molteplici eliche e, soprattutto, nel genere di propulsione elettrica. Vinati, infatti, adotterà la rivoluzionaria tecnologia delle batterie a idrogeno sul suo velivolo, molto più leggere di quelle al litio e, come si può intuire facilmente, particolarmente rispettose dell’ambiente, sia per la produzione (meno energia grigia) sia per i consumi (emissioni zero). “Con le batterie a idrogeno aventi un peso complessivo di circa 280 kg e una potenza di 230 kW, con soli 10 kg di idrogeno liquido F-Helix sarà in grado di rimanere in volo per oltre 4 ore e percorrere oltre 650 Km con quattro persone a bordo”, sottolinea Vinati.

Ma il velivolo si presenta con un altro elemento altrettanto innovativo: F-Helix sarà infatti dotato di un proprio sistema di pilotaggio automatico che sfrutta tecnologie 3D e metodi algoritmici, consentendo – fra le altre cose – di volare al buio o in condizioni di fitta nebbia, che è notoriamente uno dei più grossi problemi del volo verticale. “F-Helix è, per definizione, un optionally-piloted eVTOL with a propeller-driven rotor”, spiega Vinati. “Difatti, non solo può essere pilotato manualmente, ma è in grado di volare in maniera completamente automatica anche in condizioni di scarsa se non addirittura di visibilità nulla, e questo grazie al sistema brevettato iTOWER e del sistema WITP in corso di sviluppo. Soprattutto quest’ultimo sistema permetterà il soccorso anche quando oggi non è fattibile”, precisa Vinati.

Felice Vinati è da tempo coinvolto nel segmento del VTOL, avendo rilevato nel 1990 la società italiana Silvercraft, noto per il suo velivolo leggero SH-4 e dal quale Vinati ha preso spunto per ideare F-Helix, con un concetto sviluppato in collaborazione con il Vertical Lift Research Centre of Excellence presso la Pennsylvania State University negli Stati Uniti. Il prossimo passo sarà quello di costruire il primo prototipo funzionante, con l’obiettivo di vedere presto il F-Helix volare anche sui tetti del nuovo Campus Est USI-SUPSI…
Per informazioni: www.ierom.com